La testimonianza di oltre 10.000 giovani che hanno partecipato a una consultazione sulla loro vita e le loro aspettative
Il parere di bambini e ragazzi per contribuire alle scelte e alle iniziative prioritarie in Europa. Una consultazione on line lanciata da cinque organizzazioni che lavorano per i diritti dei bambini, che ha portato alla produzione del report ‘Our Europe. Our Rights. Our Future’, dove è raccolta la testimonianza di oltre 10.000 giovani fra gli 11 e i 17 anni.
Nell’ambito della preparazione della strategia dell’Unione Europea per i diritti dei bambini 2021-2024 (EU Strategy on the Rights of the Child 2021 – 2024) la Commissione Europea ha voluto conoscere il punto di vista dei diretti interessati, chiedendo a cinque organizzazioni per i diritti dei bambini, ChildFund Alliance, Eurochild, Save the Children, UNICEF and World Vision, di facilitare la raccolta di tali opinioni e vissuti.
“Questo è di per sé un rapporto storico, poiché è la prima volta che così tanti bambini e giovani possono influenzare e plasmare direttamente la politica dell’UE”, hanno dichiarato i rappresentanti di ChildFund Alliance, Eurochild, Save the Children, UNICEF e World Vision. “Non potrebbe arrivare in un momento più importante, dato che i bambini stanno affrontando gli impatti psicologici e pratici della pandemia COVID-19, dovendo adattarsi a una nuova realtà per gli anni a venire. Poiché si tratta del loro futuro, le loro opinioni devono risplendere nelle decisioni che vengono prese dall’UE”.
La pandemia è infatti responsabile di ansia e incertezze per i giovani, e uno su cinque ha dichiarato infelicità e ansia per il futuro. Circa un giovane su dieci fra quelli consultati vive con problemi di salute mentale o sintomi come depressione o ansia, con le femmine più a rischio dei maschi e i più ‘vecchi’ fra gli intervistati con problemi maggiori; un terzo ha vissuto esperienze di discriminazione o esclusione, numeri che salgono a uno su due se si considerano giovani con disabilità, migranti, minoranze etniche, LGBTQ+; tre giovani su quattro sono felici a scuola, ma considerando i diciassettenni, a loro avviso la scuola non prepara adeguatamente al futuro; sempre in ambito scolastico sono in molti a volere cambiamenti, dalla riduzione dei compiti a casa (62%) all’avere lezioni più interessanti (57%); uno su tre vorrebbe più attività sportiva, come pure materie artistiche, e sempre la stessa proporzione desidera saperne di più sui diritti dell’infanzia, anche se praticamente tutti hanno sentito parlare di quest’ultimo tema; infine, la grande maggioranza è consapevole del cambiamento climatico e dell’impatto che ha sulla loro comunità (88%; l’8% in qualche modo e il 4% non era sicuro).