Uno studio dell’IRCCS “Burlo Garofolo” ha valutato la capacità di riconoscere gusti e odori nei pazienti con diabete di tipo 2 e nei bambini con diabete di tipo 1

La percezione di gusto e olfatto è alterata nei pazienti con diabete di tipo 2 rispetto alla popolazione di controllo. A dimostrarlo una ricerca pubblicata su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, realizzata da ricercatori dell’IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste.

“Per testare le capacità gustative dei soggetti partecipanti allo studio sono state utilizzate delle strisce di carta imbevute con diversi composti dal gusto salato, dolce, acido e amaro”, ha spiegato Antonietta Robino. “La funzione olfattiva è stata invece valutata utilizzando un test standard (Sniffin Sticks test) che consiste di dodici diversi pennarelli ciascuno con un diverso odore. I partecipanti, annusandoli, hanno indicato l’odore percepito tra quattro possibili scelte”.

È così emerso che vi era un’alterazione nell’identificare il gusto salato e gli odori in una percentuale alta di pazienti con diabete di tipo 2 rispetto ai controlli, mentre l’alterazione dell’olfatto era presente in due su tre soggetti con diabete e ipertensione (65%): infine, in caso di glicemia alta a digiuno vi erano difficoltà su entrambi i versanti di gusto e olfatto.

Rispetto alle possibili spiegazioni di tali riscontri, Eulalia Catamo ha affermato che non si sa se tali perdite di gusto e olfatto siano da interpretare come causa o conseguenza del diabete: “Le alterazioni sensoriali osservate, infatti, influenzando presumibilmente il comportamento alimentare dei pazienti diabetici, potrebbero spiegare la presenza di patologie quali obesità e ipertensione, in essi frequentemente osservati”.

Ecco quindi che, per interpretare questi dati, può venire in aiuto capire la situazione nei bambini con diabete di tipo 1, come spiegato da Gianluca Tornese: “Per accertare la reale connessione tra diabete e alterazione sensoriale stiamo studiando un altro modello, quello del diabete di tipo 1 nei bambini. In questo caso il livello di glicemia è alto come nel diabete di tipo 2, ma la causa non è legata a sovrappeso o cattiva alimentazione. Inoltre, nei bambini che utilizzano solamente insulina per controllare il diabete, sono assenti le complicanze e non vengono utilizzati altri farmaci, come negli adulti, che possono interferire nelle percezioni sensoriali: il modello è quindi più puro e privo di fattori confondenti. Anche in questo studio abbiamo evidenziato differenze nella percezione del gusto tra pazienti diabetici e sani, indice del fatto che la connessione tra diabete e alterazione sensoriale è qualcosa di reale”.

Nuovi studi potranno chiarire quale siano il momento di insorgenza e le cause di queste alterate percezioni, nonché la loro influenza sull’alimentazione dei pazienti, e anche se in futuro potranno assumere un ruolo di biomarcatori.