I consigli degli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù per seguire i figli e non trascurare segnali di allarme di disagio mentale

Prestare attenzione anche alla salute mentale, al benessere psicologico di bambini e ragazzi segnati da mesi di pandemia, che ha imposto un cambio di vita, di attività, di relazioni. Disturbi del sonno, del linguaggio, dell’alimentazione, deficit di attenzione, atti di autolesionismo, somatizzazioni. Segnali di un’alterazione dell’ambito psicologico, con segnali di allarme cui prestare attenzione.

Il tema viene affrontato dagli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù, nella rivista digitale a cura dell’Istituto per la Salute (“A scuola di salute”), diretta da Alberto G. Ugazio, considerando i campanelli di allarme da cogliere, tenendo presenti le tappe dello sviluppo psicologico e cognitivo dei bambini.

Importante stare attenti, per esempio, a difficoltà del sonno e a episodi di “terrore notturno’; difficoltà emotive possono manifestarsi attraverso il linguaggio, con regressioni o balbuzie intermittenti; ancora, modifiche nel comportamento e abitudini alimentari dei figli. Da considerare che la didattica a distanza ha contribuito a problemi dell’attenzione e dell’apprendimento, vi è stata una perdita dell’interesse e una instabilità emotiva. La presenza di disagio psicologico ed emotivo si può poi accompagnare a disturbi e manifestazioni sul versante della salute fisica, con dolori addominali ed emicranie, oppure con manifestazioni comportamentali quali irritazione, rabbia, esplosioni di aggressività. Da considerare quindi la possibilità di somatizzazione di tale disagio psicologico. Infine, sono citati anche gli episodi di autolesionismo, e viene indicato come cambiamenti repentini dell’umore e una riservatezza particolare nel mostrare parti del corpo possono essere segnali di allarme da cogliere.

“Il nostro obiettivo, condiviso con i pediatri, è quello di sostenere e tutelare la salute nell’infanzia e nell’adolescenza”, sottolinea Teresa Grimaldi Capitello, responsabile della psicologia clinica dell’Ospedale Bambino Gesù, “accompagnando e aiutando i genitori nello sviluppo e nella crescita dei propri figli e in quei momenti critici tipici, che l’emergenza sanitaria in corso ha amplificato”.