Pubblicato ultimo rapporto dell’osservatorio Nazionale Alcol con i dati sul consumo anche dei ragazzi e delle ragazze più giovani

Un ragazzo su due tra gli 11 e i 25 anni di età e una percentuale di poco inferiore (42,6%) tra le ragazze ha consumato almeno una bevanda alcolica nel 2019. Il dato proviene dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) (rapporto ISTISAN 21/7 “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2021”), e i numeri sono stati presentati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2021.

Diversa la tipologia di alcolici più consumati da ragazzi e ragazze: se il vino è all’ultimo posto in entrambi i gruppi (30,8% e 24,2%), nei primi la preferita è la birra (43,7%) seguita dagli aperitivi alcolici (38,5%), mentre le ragazze preferiscono questi ultimi (33,9%) e in secondo posto scivola la birra (28,4%). Restano meno consumati in generale gli amari. I consumatori abituali eccedentari sono stati il 10,1% dei ragazzi e l’8,7% delle ragazze, mentre le percentuali di binge drinking si attestano rispettivamente al 12,2% e 6,7%.

Fra i giovanissimi
Nella fascia di età 11-17 anni, cui in Italia, per legge (Legge 189 del 2012) è vietata la somministrazione e vendita di alcolici, il consumo anche solo di una bevanda viene considerato a rischio per la salute: in questa fascia coincidono gli indicatori di consumo di almeno una bevanda alcolica, consumo abituale eccedentario e consumo a rischio e nel 2019 la percentuale di consumatori è stata 18,9% tra i ragazzi e 16,9% tra le ragazze. Anche qui il consumo maggiore è stato di birra nei ragazzi (15,5%), poi aperitivi alcolici (11,2%) e vino (8,2%), mentre in questo per le ragazze viene segnalato 11,1% aperitivi alcolici e 9,6% birra e per tutti era minore il consumo di superalcolici e amari. Rispetto al passato, sia il consumo fuori pasto (9,7% dei ragazzi e 6,4% delle ragazze) sia il binge drinking (3,2% e 2,3%) non si sono sostanzialmente modificati.

Infine, in generale in questa fascia di età più giovane la prevalenza dei consumatori a rischio (sia ragazzi sia ragazze) appare diminuita rispetto a dieci anni fa, ma negli ultimi cinque anni non sono segnalate variazioni significative soprattutto tra le donne; complessivamente nel 2019 gli adolescenti minorenni considerati a rischio dagli organismi di sanità pubblica sulla base delle nuove prove scientifiche sono stati circa 750.000.