Un documento a cura del Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale mostra gli ultimi dati relativi al consumo di latte e yogurt nell’alimentazione quotidiana

Sempre meno latte sulla tavola della prima colazione e a merenda: si modificano verso il basso rispetto al loro consumo le abitudini degli italiani, anche di bambini e ragazzi.

Il Ministero della salute ha pubblicato il documento Razionale scientifico dello sviluppo del “decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt nella alimentazione quotidiana” a cura del Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale (TaSiN) (Emanuela Bologna, Giulia Cairella, Andrea Ghiselli, Francesco Leonardi, Laura Rossi, Marco Silano, gennaio 2022).

Il documento si compone di una prima parte in cui vengono riportati i dati in merito agli effetti del consumo di latte e yogurt sullo stato di salute e indicano che “le linee guida italiane per una sana alimentazione (CREA 2019) raccomandano il consumo di 3 porzioni di latte al giorno pari a un quantitativo di 375 ml al giorno”. Viene inoltre riportato che “A livello nazionale, un recente documento di consenso raccomanda il consumo di latte e yogurt tra gli esempi di una prima colazione adeguata dal punto di vista nutrizionale (SINU – SISA 2018)”, e riportate le basi scientifiche di tali indicazioni, basate su studi prospettici raccolti in revisioni sistematiche e metanalisi. Gli autori riportano i risultati di studi sugli effetti del consumo di tali alimenti rispetto a diverse condizioni patologiche, nella maggior parte dei casi favorevoli e solo in poche condizioni la possibile associazione di un aumento di rischio.

La seconda parte del documento è focalizzata sui dati italiani in merito al consumo di latte, che appare sempre minore e più occasionale, con cali maggiori nei bambini, ragazzi e giovani fra i 6 e i 24 anni. Considerando il periodo fra il 1998 e il 2020, in questa fascia di età si arriva a punte di riduzione intorno al 20%; vengono segnalate diminuzioni più forti nella macroarea del Nord dove dal 61,3% del 1998 si è passati al 45,6% nel 2020.

Colazione e merenda

Nell’ambito della prima colazione, dai 3 anni in su la percentuale di chi non ha l’abitudine a consumarla è rimasta stabile, 7,9% nel 1998 e 7,5% nel 2020, anche se nel tempo vi era stato un aumento nella fascia fino ai 24 anni, ridotto nel 2020 verosimilmente per il periodo di lockdown da COVID-19. Sempre nello stesso periodo viene riportato come nei bambini di età 3-10 anni si sia ridotto fortemente il consumo di latte sempre a colazione, scendendo al 45,6% (dal 56,5% del 1998), e fra i 3 e 5 anni sia aumentato il numero di consumatori di yogurt, cereali eccetera, passando dal 4,5% al 18% del 2020.

Infine, secondo l’indagine OKKIO alla Salute 2019 solo due bambini su tre (64,5%) consumano latte e/o yogurt a colazione e/o merenda, compresa la merenda fornita dalla scuola: il latte risulta consumato maggiormente rispetto allo yogurt a colazione (56,3% dei bambini versus 4.2%), lo yogurt preferito al latte a merenda (9,2% versus 0,4%).