Pubblicati i risultati di un’indagine realizzata da AGIA e ISS sugli effetti della pandemia su neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi

Una “emergenza della salute mentale” per il continuo aumento delle richieste dei minori in tale ambito. È quanto è emerso dalla raccolta di testimonianze nell’indagine realizzata dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) e Istituto Superiore di Sanità (ISS) al fine di comprendere gli effetti sul neurosviluppo e sulla salute mentale di bambini e ragazzi sia della pandemia da COVID-19 sia delle misure governative messe in atto per contenere l’emergenza.

I risultati del lavoro e le relative proposte sono stati pubblicati a maggio, in un documento dal titolo “Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi”. Nel periodo compreso tra settembre e novembre 2021 sono stati organizzati alcuni focus group e ascoltati oltre 90 esperti. In particolare, cinque focus group erano omo-professionali, con la partecipazione separata di neuropsichiatri dell’infanzia e dell’adolescenza, pediatri, assistenti sociali, psicologi, docenti e dirigenti scolastici, mentre altri quattro focus group sono stati interprofessionali, uno sulle dipendenze patologiche, un altro sull’impatto della pandemia sui minorenni stranieri non accompagnati, un terzo con la partecipazione di professionisti che lavorano a contatto con le persone di minore età del territorio di Milano e l’ultimo con il coinvolgimento dei componenti del comitato scientifico. Infine, sono state effettuate audizioni singole con professionisti specifici o enti del privato sociale.

Viene riportato un aumento di problemi quali l’alterazione del ritmo sonno-veglia, il discontrollo degli impulsi, i disturbi del comportamento alimentare, l’ideazione suicidaria, il tentato suicidio, l’autolesionismo e il ritiro sociale, insieme a un aumento di altri disturbi del neurosviluppo e dei casi di abbandono scolastico. Viene riportato, inoltre, un aumento delle diseguaglianze sia regionali sia locali, con un peggioramento delle criticità strutturali che già erano presenti.

Sul tema della telemedicina è indicato un doppio aspetto, in quanto si è dimostrata essere sia una risorsa sia una fonte di sfide e criticità irrisolte. Rispetto alle possibili strategie, suggerite, sono emerse l’investimento nella formazione per un appropriato uso delle tecnologie ai fini della telemedicina, la necessità di realizzare un sistema che garantisca la continuità tra ospedale e territorio, e la messa in atto di azioni strutturali dirette alla prevenzione e al monitoraggio dei disturbi del neurosviluppo, ed è stato sottolineato il ruolo fondamentale del gruppo per la crescita dei bambini e ragazzi e come la persona di minore età debba essere posta al centro della comunità educativa e sociale, quale protagonista e con un ruolo attivo.