Uno studio condotto da università inglesi e australiane ha valutato l’impatto della pandemia da COVID-19 in bambini, bambine e adolescenti

La salute mentale delle ragazze è stata colpita maggiormente rispetto a quella dei ragazzi durante le pandemia e, nel periodo di lockdown, dalle chiusure delle scuole. A segnalarlo una ricerca condotta da università inglesi e australiane, che ha evidenziato differenze di salute mentale fra genere maschile e femminile, considerando bambini, bambini e adolescenti dai 5 ai 15 anni.

Si tratta di uno studio (pubblicato sulla rivista Economics Letters) che è stato condotto da accademici della City University of London (Regno Unito), dell’University of Wollongong (Australia) e del Royal Melbourne Institute of Technology University (Australia), basandosi sui dati dello UK Household Longitudinal Study (UKHLS), che comprende le risposte di circa 40.000 famiglie. Ad aprile 2020 è stato chiesto a tutti gli intervistati dell’UKHLS la disponibilità a partecipare a un’indagine sul COVID-19 con domande sull’impatto della pandemia: coloro che hanno accettato sono stati intervistati prima una volta al mese e da luglio del 2020 ogni due mesi. I ricercatori hanno utilizzato tutte le indagini Covid-19 disponibili con informazioni sul benessere mentale dei ragazzi (luglio, settembre e novembre 2020 e marzo 2021).

Sono stati utilizzati i punteggi dello Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) dell’UKHLS, questionario di screening comportamentale con 25 domande su cinque aree: iperattività/disattenzione, sintomi di emotività, problemi di condotta, problemi a relazionarsi con i propri pari, comportamento pro-sociale. Le risposte (esclusa la quinta area) sono state sommate a dare un punteggio di difficoltà totali.

La ricerca ha segnalato un aumento maggiore delle difficoltò nelle ragazze rispetto ai ragazzi nella maggior parte delle aree valutate con il questionario (sintomi emotivi, iperattività, problemi comportamentali e problemi con i coetanei) e anche rilevato che i problemi comportamentali sono diminuiti tra i ragazzi durante la pandemia. In particolare, utilizzando una scala da 1 a 40, durante la pandemia le difficoltà emotive e comportamentali delle ragazze sono aumentate di 1,619 punti rispetto ai ragazzi, e le differenze sono state più chiare nel caso di famiglie a basso reddito (aumento di 2,162 punti), mentre l’aumento era minore se in famiglie a reddito più alto (1,306 punti). Viene inoltre sottolineato che non c’erano differenze nelle difficoltà totali in base al genere prima della pandemia e queste durante la pandemia sono aumentate tra le ragazze e non tra i ragazzi.

“I risultati della ricerca evidenziano un forte impatto di genere: le difficoltà emotive e comportamentali sono aumentate di più tra le ragazze di 10-15 anni rispetto ai ragazzi durante la pandemia di Covid-19 rispetto agli anni pre-pandemia. Le differenze di genere nell’effetto della pandemia sul benessere mentale dei bambini sono state osservate in tutti i gruppi di reddito, anche se queste differenze sono più evidenti nelle famiglie a basso reddito”, conclude Agne Suziedelyte, coautrice dello studio, docente di Economia presso la City University of London.