L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha segnalato l’identificazione dei primi casi di contagio da parte del virus influenzale
Iniziata in anticipo la stagione dell’influenza. Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono già arrivati i primi casi di contagio da virus influenzale ‘australiano’: 16 bambini da fine giugno al 21 settembre con disturbi a carico dell’apparato respiratorio.
I ricercatori dell’Area di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale hanno dato una conferma a seguito dell’analisi del profilo molecolare, che ha permetto di identificare in tutti i casi il virus H3N2, che è uno dei responsabili principali appunto dell’influenza ‘australiana’. Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia del Bambino Gesù, ha spiegato che il virus H3N2 rappresenta “una tipologia relativamente comune che circola negli anni. L’ondata di contagi, partita con circa 6 mesi di anticipo dall’emisfero meridionale, inclusa l’Australia, si preannuncia intensa anche in Italia, già raggiunta dal virus fin dall’inizio dell’estate”.
Alberto Villani, direttore del Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale del Bambino Gesù ha ricordato che “nei soggetti a rischio e in caso di comorbilità la malattia può avere effetti più gravi” e aggiunto che “La raccomandazione è di vaccinare contro l’influenza tutti i bambini, soprattutto se fragili, a partire dai 6 mesi di età. Il vaccino è uno strumento sicuro per proteggere sia loro che i soggetti più a rischio del nucleo familiare”.
Il periodo di influenza potrebbe dunque sovrapporsi a una nuova ondata di COVID-19 e in merito al tema vaccini ha affermato ancora Alberto Villani: “La doppia vaccinazione, antinfluenzale e anti-COVID, è particolarmente importante e indicata per tutte le fasce di popolazione più fragili. Ricordiamo sempre che i vaccini ci proteggono non solo dalle forme gravi della malattia, ma anche e soprattutto dal rischio di esito mortale che purtroppo non si può escludere”.