Il quadro riportato dall’ISS sui comportamenti di ragazze e ragazzi nella rilevazione del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia

La percezione della loro qualità di vita è discreta, ma minore nel confronto con il passato. La pandemia ha avuto un impatto positivo per un adolescente su due sui rapporti familiari, e anche sul rendimento a scuole per due giovani su cinque; tuttavia, per la stessa proporzione la vita e la salute mentale ne hanno risentito negativamente. In generale gli amici e compagni di classe sono di supporto, e se anche la scuola è causa di stress c’è fiducia negli insegnanti.

La VI rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) insieme con le Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del Ministero della Salute, la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e tutte le Regioni e Aziende Sanitarie Locali, riporta i risultati della ricerca (condotta ogni 4 anni), confrontando anche con quanto emerso nel periodo 2017-2018. I giovani coinvolti sono stati oltre 89.000 (più di 6.000 classi in 1.800 scuole), di 11, 13, 15 e 17 anni, questi ultimi per la prima volta.

“La sorveglianza degli stili di vita dei nostri ragazzi e ragazze è, oggi, particolarmente preziosa perché ci aiuta ad intercettare fenomeni nuovi, come il cyberbullismo legato all’uso dei social media, dai quali dipendono in modo significativo la loro salute e la loro qualità di vita”, ha commentato Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS.

Numerose le informazioni riportate sui diversi ambiti di vita: salute e benessere; alimentazione e stato ponderale; attività fisica e sedentarietà; fumo, alcol, cannabis e gioco d’azzardo; rapporto tra pari, contesto scolastico, bullismo e cyberbullismo; contesto familiare; uso dei social media; abitudini sessuali. E come novità, oltre all’inclusione della fascia di età dei diciassettenni, anche la sezione dedicata alla pandemia da COVID-19.

Fra i dati raccolti, viene segnalata rispetto alle abitudini alimentari e gli stili di vita una diminuzione con il crescere dell’età nel consumo della prima colazione, soprattutto tra le ragazze, e l’attività fisica viene svolta da meno di un adolescente su 10. Appare in crescita il relazionarsi tramite i social media, con un uso problematico e conseguenze negative sul benessere fisico e psicologico nel 17% delle ragazze (fino a una su 5 a 15 anni) e nel 10% dei ragazzi. Come comportamenti a rischio l’assunzione di alcol è in aumento tra le ragazze, fra cui una su 5 nella fascia delle quindicenni si è ubriacata almeno due volte nella vita) e sempre fra le ragazze è maggiore l’abitudine alla sigaretta (29% rispetto al 20% fra i quindicenni), mentre è maggiore fra i ragazzi la propensione al gioco, con il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze di 15 anni che hanno scommesso o giocato a soldi almeno una volta nella vita.