Il progetto PENSIERO raccoglie informazioni e conoscenze condivise dalla comunità medico-scientifica sui tumori cerebrali pediatrici

Migliorare la diagnosi e le cure dei tumori cerebrali pediatrici centralizzandone i dati, per mettere insieme le informazioni e le conoscenze condivise dalla comunità medico-scientifica. Il progetto si chiama PENSIERO ed è sostenuto dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

Manila Antonelli, coordinatrice nazionale del progetto, professore associato di Anatomia patologica al dipartimento di Scienze radiologiche oncologiche e anatomo patologiche dell’Università “La Sapienza” di Roma e dirigente medico al policlinico “Umberto I” di Roma, racconta che il progetto “ha permesso di realizzare e sostenere nel tempo la centralizzazione istologica dei tumori pediatrici del Sistema Nervoso Centrale (SNC). La necessità di centralizzare tali tumori dipende dalla necessità di avere diagnosi sempre più accurate in tumori che sono rari, e caratterizzati da un’eterogeneità istologica e molecolare da cui dipende il loro comportamento clinico. Da qui l’importanza di avere diagnosi accurate ed omogenee per la definizione di un piano terapeutico adeguato”.

“La revisione istologica centralizzata ha permesso negli anni la realizzazione di trial clinici nazionali e internazionali i cui risultati hanno permesso non solo di dare un trattamento adeguato ai pazienti includibili nel protocollo, ma anche ai pazienti fuori protocollo, che beneficiano della qualità delle indagini effettuate”, prosegue Manila Antonelli.

Ecco quindi che il progetto, nato nel 2007, ha visto l’adesione di diversi centri sul territorio nazionale e, dice ancora la coordinatrice, “ad oggi, anche con l’appoggio e il sostegno dell’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (AIEOP), include i centri di neurochirurgia e di neurooncologia quali, Roma (Policlinico Umberto I quale centro di coordinamento nazionale per la centralizzazione istopatologica), Roma (Ospedale pediatrico Bambino Gesù), Milano (Istituto Nazionale Tumori), Napoli (Santobono Pausilipon), Bari (Policlinico), Catania (G. Rodolico – San Marco), Firenze (Meyer), Bologna (Sant’Orsola), Padova (Policlinico Universitario), Verona (Policlinico Universitario), Modena, (Policlinico Universitario), Vicenza (Policlinico Universitario), Torino (Città della Salute e della Scienza), Genova (Gaslini)”.

La centralizzazione dei dati e l’approccio multidisciplinare offre la possibilità di raggiungere tutti i bambini che ne hanno bisogno nel percorso diagnostico-terapeutico: ““Le valutazioni centralizzate, sia di tipo istopatologico che bio-molecolare hanno permesso non solo di dare un trattamento adeguato ai pazienti che sono includibili nei trial clinici, ma anche a tutti i bambini non inclusi che si avvalgono della qualità del percorso diagnostico terapeutico”, spiega Manila Antonelli, e aggiunge: “Un’altra considerazione molto importante riguarda la possibilità di accedere a questo percorso da parte di tutti i bambini che vengono operati ad esempio in urgenza, in struttura periferiche che non fanno parte del network multidisciplinare pediatrico. La centralizzazione istopatologica del tumore permette di garantire l’avvio di un percorso che garantisce al bambino trattamenti omogenei ai fini diagnostici e terapeutici”.

“L’obiettivo di tutti gli specialisti coinvolti nel trattamento di bambini affetti da tumore cerebrale è quello che tutti i piccoli pazienti operati per tumore cerebrale vengano trattati in modo multidisciplinare grazie a figure professionali esperte e dedicate e in stretta collaborazione”, conclude la coordinatrice del progetto.