L’importanza delle conoscenze e delle strategie terapeutiche per le condizioni psichiatriche nell’età evolutiva, da identificare e di cui prendersi cura

Conoscere l’impatto delle terapie farmacologiche in età evolutiva, l’efficacia, la sicurezza, le implicazioni di queste terapie sull’e età della vita successive. Un tema che è stato messo al centro del Convegno congiunto della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) insieme con la Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF), dedicato alla memoria di Alessandro Zuddas, già vicepresidente SINPIA.

“Le terapie farmacologiche in età evolutiva vengono ancora percepite con eccessivo timore dagli specialisti prescrittori che talora fanno un eccessivo ricorso alle terapie off-label o si affidano a modelli farmacologici poco aggiornati”, afferma Sara Carucci, Coordinatrice del gruppo di ricerca in Psicofarmacologia dell’età evolutiva della SINPF, segretaria della sezionale nazionale della sezione di psichiatria SINPIA e Dirigente medico presso la Clinica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico “Antonio Cao” di Cagliari, e sottolinea: ”L’inefficacia clinica e gli effetti indesiderati correlabili a scelte terapeutiche non definite sugli specifici bisogni dei pazienti, possono essere origine di pesanti conseguenze nelle successive età della vita. È pertanto fondamentale tutelare la salute psichica dei minori attraverso un’adeguata conoscenza delle risorse farmacologiche disponibili, all’interno di protocolli clinici controllati e sicuri”.

Il periodo dell’età evolutiva e in particolare quello dell’adolescenza sono momenti della vita con una importante vulnerabilità neurobiologica, in cui il sistema nervoso centrale è particolarmente sensibile all’influenza reciproca di fattori genetici e ambientali. Spiega Gabriele Masi, Direttore U.O. Complessa di Psichiatria e Psicofarmacologia dell’Età Evolutiva, IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa e membro della SINPIA: “Lo sviluppo delle competenze che consentono un adeguato funzionamento globale avviene attraverso un’interazione continua e dinamica tra le singole funzioni emergenti, il patrimonio genetico e le influenze dell’ambiente che possono determinare sia il consolidamento dei disturbi del Neurosviluppo ad esordio in età infantile, che l’insorgenza di altri disturbi psichiatrici ad esordio precoce tra i quali, in particolare, disturbi depressivi, disturbo bipolare e schizofrenia”.

Aggiunge e conclude Elisa Fazzi, Presidente della SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia: “Alla luce della significativa tendenza di incremento della prevalenza della patologia psichiatrica in età evolutiva con le problematiche ulteriormente amplificate sia per frequenza che per intensità a seguito dello scenario emergenziale pandemico, è comprensibile quanto sia importante identificare precocemente tali disturbi, conoscere la differente espressività sintomatologica nelle varie fasi di vita e prendersi cura della salute neuropsichica dei giovani adolescenti, adulti di domani, con tutti gli strumenti di cura disponibili, incluse le terapie farmacologiche”.