Corsi di formazione per chi lavora a contatto con bambini e bambine da 0 a 6 anni, per salvare dal soffocamento

Formare gli operatori delle scuole dell’infanzia e asili nidi della Regione Friuli Venezia Giulia su come agire per la disostruzione delle vie aeree e la rianimazione cardiopolmonare. Con questo obiettivo è partito il ‘Progetto per la formazione in materia di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare’, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, gestito dal Centro Attività Formative dell’Irccs ‘Burlo Garofolo’.

“Dai dati ufficiali diffusi dall’Istat il rischio di soffocamfento è maggiore nei bambini nelle fasce di età 0-4 anni. In questi casi è essenziale che i primi soccorritori siano formati correttamente nelle manovre di disostruzione delle vie aeree”, ha illustrato la responsabile del Centro Attività Formative del Burlo, Catia Pagnutti. “Il progetto gestito dal nostro Centro affronta la formazione in questione proponendo due percorsi formativi, entrambi rivolti a operatori che lavorano a contatto con i bambini compresi nelle fasce d’età da 0 a 3 anni e da 3 a 6 anni, ossia il personale dei nidi dell’infanzia e delle scuole dell’infanzia di tutto il regionale. L’obiettivo è che in ogni nido d’infanzia e in ogni scuola d’infanzia ci sia almeno una persona che abbia frequentato il corso di ‘disostruzione delle vie aeree’ e almeno una persona, preferibilmente la persona già individuata come ‘addetto al primo soccorso’, che abbia frequentato il corso Basic Life Support – Defibrillation (rianimazione cardio polmonare)”.

Sono quindi due i corsi attivati: il ‘Corso di disostruzione delle vie aeree’ con una parte teorica e una pratica, che viene organizzato nelle sedi di alcune scuole per 20 partecipanti; il ‘Corso Bls-D (rianimazione cardio-polmonare)’, con 12 partecipanti per ogni edizione e che viene tenuto presso le strutture di formazione del sistema sanitario regionale (e due edizioni sono già state realizzate a Pordenone e a Udine).

“Riteniamo di estrema importanza, e quindi dedichiamo risorse e impegno, alla prevenzione e alla formazione, anche rispetto a temi che interessano la collettività nei quotidiani ambienti di vita. Uno di questi è senza dubbio l’acquisizione delle competenze e delle capacità che consentono di comprendere il pericolo e reagire nel modo giusto in caso di ostruzione delle vie aeree nei bambini in età pediatrica. Sapere come intervenire, e quindi essere in grado di farlo tempestivamente, permette infatti di salvare vite umane”, ha commentato Stefano Dorbolò, direttore generale dell’Irccs ‘Burlo Garofolo’, e concluso: “La collaborazione con la Regione, le Istituzioni scolastiche e i Comuni nell’ambito di questo lodevole progetto ci consente di mettere a frutto le esperienze e grandi competenze dei nostri professionisti, al servizio del bene collettivo. Un particolare ringraziamento va anche al personale del Centro Attività Formative dell’Istituto che ha permesso la realizzazione dell’iniziativa”.