Garantire l’immunizzazione dalle malattie prevenibili, a tutti i bambini e le bambine: obiettivo prioritario sottolineato dalla SIN

Umanamente possibile: immunizzazione per tutti (Humanly Possible: Immunization for All). Questo il messaggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione 2024 (24-30 aprile). E per la Società Italiana di Neonatologia (SIN) è prioritario garantire a tutti i bambini e le bambine, senza diseguaglianze, l’immunizzazione dalle malattie prevenibili.

“Umanamente possibile, una traduzione letteraria che non solo ci ricorda la centralità dell’essere umano e dell’umanizzazione, da sempre motore prioritario dell’assistenza neonatologica, ma sottolinea quanto ogni obiettivo possa essere possibile grazie all’impegno di tutti, degli operatori sanitari in primis”, ha affermato il presidente della SIN Luigi Orfeo. “Inevitabilmente in un periodo come quello che stiamo vivendo, queste parole ci ricordano un altro motto, ‘stay human’, che interpreta per tutti noi il desiderio forte ed urgente di porre fine a ogni conflitto. Sono proprio le numerose guerre attuali, insieme alle recessioni economiche ed all’aumento dell’esitazione vaccinale alcune delle minacce all’immunizzazione dei bambini e contro cui abbiamo il dovere di agire, per continuare nel grande investimento per la salute delle generazioni future”.

In particolare quest’anno i programmi di vaccinazione globali dell’OMS (Expanded Programme on Immunization) compiono cinquant’anni e la SIN riporta che se all’inizio le malattie prevenibili con la vaccinazioni erano sei, ora c’è la disponibilità di oltre 20 vaccini. Nonostante questo, rimangono diseguaglianze importanti fra le diverse parti del mondo, con un divario che vede a un’estremità Paesi con coperture che superano il 90% e all’altra oltre un milione di bambini senza accesso ai programmi vaccinali. In Italia alcune vaccinazioni raccomandate, come quella anti-HPV, hanno coperture insufficienti ed è peggiorata la copertura contro il morbillo.

Vaccinazioni, profilassi anticorpale e latte materno

La SIN si impegna nel favorire la protezione più universale possibile. Ha detto Nicola Laforgia, direttore del Piano Formativo della SIN: “Oggi, le possibilità di prevenzione delle patologie trasmissibili non si limitano solo alle vaccinazioni. Abbiamo a disposizione altri strumenti di immunizzazione. Da tempo è attiva la profilassi anti-VRS con anticorpi monoclonali (Palivizumab) riservata ad alcune categorie di neonati a rischio, ma è ormai disponibile un altro anticorpo monoclonale (Nirsevimab), approvato dall’AIFA a gennaio 2023, in grado di proteggere, con un’unica somministrazione, tutti i neonati”. E la SIN, insieme con il Board del Calendario Vaccinale per la Vita, alla Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), alla Società Italiana di Pediatria (SIP), alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), è impegnata nel richiedere l’adozione di questa strategia di profilassi universale delle malattie da virus respiratorio sinciziale per tutti i neonati.

Inoltre, accanto a vaccinazioni e profilassi anticorpale viene sottolineato l’effetto di prevenzione che garantisce il latte materno, già subito dopo la nascita.

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