Con l’arrivo del periodo estivo la SIP sottolinea con quattro buone ragioni l’importanza del latte materno e di mantenere l’allattamento al seno

L’estate è il momento ideale per proseguire l’allattamento al seno senza interromperlo. A sottolinearlo la Società italiana di pediatria (SIP): il latte materno nutre il bimbo o la bimba, ne mantiene l’idratazione, è pratico, economico e riduce il rischio di infezioni con il latte materno.

A 2-3 mesi di età meno di un bambino su due ha ancora un allattamento al seno esclusivo, ancora meno in alcune regioni come la Sicilia o la Campania (30% circa), riporta la SIP (riprendendo i dati del Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino, Istituto Superiore di Sanità, marzo 2023), e andando avanti con l’età, a 4-5 mesi tre bambini su 10, con percentuali nelle due regioni prima citate rispettivamente al 13 e 16%. Questo a fronte della raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’UNICEF di proseguire con l’allattamento esclusivo fino a 6 mesi dove possibile, prolungandolo fino ai 2 anni di vita se la diade lo desidera.

Ecco quindi che la SIP propone quattro buone ragioni per proseguire con l’allattamento al seno anche durante il periodo estivo: idrata il piccolo, è pratico richiedendo solo un posto tranquillo per allattare, è economico perché non costa, è sicuro perché non necessita di tettarelle, biberon da sterilizzare eccetera, possibile veicolo di infezioni. E aggiunge consigli e approfondimenti.

Estate, crisi di lattazione e conservazione del latte

“Il bambino allattato esclusivamente al seno, anche se fa molto caldo, è perfettamente idratato e non ha bisogno di assumere acqua. Il latte materno è infatti composto all’87% di acqua. È importante ricordare che, soprattutto d’estate, il fabbisogno idrico delle mamme che allattano aumenta e per tale motivo si consiglia di bere almeno due litri di acqua al giorno”, si è raccomandato Giovanni Corsello, Editor in Chief di Italian Journal of Pediatrics (dei due litri, mezzo litro è la quantità d’acqua necessaria per produrre latte).

Sulla crisi di lattazione (il bambino improvvisamente vuole restare attaccato tutto il tempo e la mamma pensa dunque di non avere abbastanza latte), una delle situazioni che più spesso portano a interrompere l’allattamento al seno, interviene Riccardo Davanzo, responsabile del Tavolo Tecnico Allattamento al Seno (TAS) del Ministero della Salute: “Se il bambino è soddisfatto dal restare al seno, non piange e le urine sono trasparenti vuol dire che si alimenta adeguatamente. Queste crisi di lattazione nella maggior parte dei casi si risolvono in tempi brevi; quindi, il consiglio è di tener duro, mantenere il bambino al seno senza dare aggiunte e soprattutto non smettere di allattare”. Inoltre, anche rispetto al timore di una crescita non adeguata, aggiunge: “È importante che le mamme, guidate dai pediatri, siano informate sulle corrette curve di crescita, comprendendo che il ritmo di accrescimento non può essere sempre quello che caratterizza i primi due mesi. È normale, ad esempio, che una bambina di costituzione minuta tra 3 e 6 mesi cresca 400 gr al mese e non bisogna allarmarsi”.

Fra le ragioni che possono portare a un’interruzione dell’allattamento al seno vi sono anche il ritorno al lavoro o altri motivi familiari o di salute, situazioni in cui la figura del pediatra gioca un ruolo importante nell’informare sulle possibilità di estrazione e conservazione del latte materno da somministrare al bambino. E proprio sulla conservazione il Tavolo Tecnico Allattamento al Seno della Società Italiana di Pediatria (TASIP) ha prodotto un poster con le indicazioni necessarie per conservare il latte materno in modo adeguato, come spiega Guglielmo Salvatori, responsabile del TASIP: “È importante che la mamma conosca i tempi corretti di conservazione per evitare che il latte spremuto e ancora adatto alla somministrazione venga gettato (e quindi sprecato) senza motivo, oppure che si alimenti il bambino con latte conservato in modalità non idonea”.

“La Società Italiana di Pediatria è da sempre impegnata a promuovere la cultura dell’allattamento al seno, attraverso la formazione dei pediatri e la corretta informazione rivolta alle mamme. Il latte materno infatti è uno dei principali determinanti del benessere e della salute di ogni individuo per l’intera vita e quindi per le future generazioni”, conclude Annamaria Staiano, presidente della SIP.