Operativa dal 2 gennaio, con in tutto otto posti letto di cui tre ad alto isolamento e la stanza per le cure palliative
Una nuova Terapia Intensiva Pediatrica presso l’Ospedale Buzzi di Milano. Il 3 gennaio si è concluso il trasferimento dei pazienti nel nuovo reparto, diretto da Elena Zoia, che è composto da otto posti letto (più un letto tecnico) di cui tre postazioni ad alto isolamento e una stanza dedicata alle cure palliative.
Complessivamente in Lombardia ci sono cinque Terapie Intensive Pediatriche: oltre a quella all’Ospedale Buzzi a Milano, le altre sono nell’Asst Spedali Civili di Brescia, Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Asst Sette Laghi di Varese e al Policlinico di Milano. La nuova struttura all’Ospedale Buzzi è di 200 mq ristrutturati seguendo innovativi standard di sicurezza edile e impiantistica, con spazi ampi, strumentazione all’avanguardia, colori e disegni per favorire l’umanizzazione.
“Il Direttore Generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, Maria Grazia Colombo, e lo staff del Buzzi sono riusciti a far ripartire e a portare a termine, in breve tempo, un cantiere vittima della burocrazia che purtroppo aveva subito importanti rallentamenti”, ha commentato Guido Bertolaso, assessore al Welfare. “È fondamentale nel processo di rilancio di qualità della sanità lombarda poter usufruire pienamente di questi spazi dedicati alla terapia intensiva pediatrica, tra l’altro particolarmente preziosi proprio in un momento di grande diffusione delle problematiche legate alle sindromi respiratorie, anche nei bambini. Ringrazio chi ha contribuito a raggiungere questo importante risultato e chi, tutti i giorni, si dedica alla cura dei pazienti più piccoli”.
“Possiamo tornare ad accogliere i nostri piccoli pazienti in ambienti altamente tecnologici in linea con l’eccellenza clinica dei nostri professionisti”, ha detto Maria Grazia Colombo Direttore Generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco. “Ringrazio la squadra di tecnici, sanitari e amministrativi che ha consentito di raggiungere questo importante traguardo in pochi mesi”.