ESPGHAN, in collaborazione, in Italia, con SIP e SIGENP, ha lanciato una campagna sanitaria in Europa per aumentare la consapevolezza sul dolore addominale funzionale

Colpisce tre bambini su 10 in età scolare e rappresenta la prima causa di assenze scolastiche in tutto il mondo. Si tratta del dolore addominale funzionale, condizione benigna (in otto casi su 10 si risolve entro due anni dal consulto medico) ma che incide negativamente sul benessere e sulla qualità di vita del bambino, con conseguenze sfavorevoli anche per la famiglia. La Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN), in collaborazione con le Società Pediatriche Generali e le Società Nazionali di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (PGHAN) promuove una campagna sanitaria in Europa per aumentare la consapevolezza su questo disturbo, campagna la cui realizzazione in Italia vede la collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e con la Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP).

La fascia di età interessata dal dolore addominale funzionale è quella tra i quattro e i 18 anni e il dolore è prevalentemente intorno all’ombelico. La sua diagnosi, in base ai criteri di Roma IV, richiede che: sia un dolore episodico o continuo per almeno quattro giorni al mese per almeno due mesi; si presenti non soltanto in concomitanza con l’alimentazione o il ciclo mestruale; non soddisfi i criteri relativi ad altri disturbi gastrointestinali funzionali e non corrisponda a un’altra condizione medica. Inoltre, a questa condizione potrebbero associarsi mal di testa, stordimento, stanchezza, dolore agli arti e nausea.

Il dolore addominale funzionale rappresenta il disturbo più comune descritto ai pediatri e anche se non ha una causa organica, spesso porta all’esecuzione di indagini non necessarie, visite mediche ripetute, giorni di scuola e di lavoro persi, depressione e ansia. “Si tratta di un problema potenzialmente devastante e grave per le famiglie ed è necessario agire per affrontarlo. La campagna, grazie anche alla collaborazione delle società pediatriche generali e gastroenterologiche nazionali, ha proprio questo obiettivo”, ha affermato Ulrich Baumann, presidente di ESPGHAN.

Educare e sensibilizzare

La campagna prevede volantini, poster, brochure e un fumetto, nelle varie lingue europee, che saranno distribuiti ai pediatri come pure disponibili per i genitori attraverso i canali social e il sito della SIP. “Lo scopo di questa campagna non è soltanto educativo, bensì di sensibilizzazione del grande pubblico”, ha raccontato la portavoce ESPGHAN Sanja Kolacek. “Il dolore addominale funzionale è una condizione benigna, ma tediosa, che ostacola la vita quotidiana del bimbo colpito e di tutta la sua famiglia. Se affrontata nel modo corretto, oltre l’80% dei bambini non proverà più dolore e starà bene”. E Marc A. Benninga, gastroenterologo pediatrico ed esperto ESPGHAN, ha sottolineato: “Il dolore addominale funzionale è molto diffuso in tutto il mondo. A volte è intermittente, ma spesso compromette la qualità della vita. Questi bambini manifestano più ansia, più depressione e hanno una qualità di vita inferiore”.

Ha aggiunto Annamaria Staiano, presidente della SIP: “Anche se si tratta di una condizione benigna, sottovalutare i sintomi può peggiorare la situazione. È importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a continuare a svolgere le normali attività come andare a scuola, fare attività fisica, uscire con gli amici: ciò può distrarli e alleviare i sintomi. È importante inoltre aiutarli a mantenere un buon ritmo del sonno e una corretta alimentazione e rassicurarli sul fatto che il dolore non ha una causa grave, ed è temporaneo. Il dolore addominale funzionale può essere causato dallo stress e, a sua volta, provocarlo: il consiglio, quindi, è parlare con i bambini e i ragazzi di ciò che crea loro preoccupazioni e ansie”.

“Questa campagna è un progetto di estrema importanza per la necessità di una migliore conoscenza della problematica con percorsi diagnostici ottimizzati e gestione condivisa dei bambini con disordine funzionale gastrointestinale tra centro specialistico e territorio. La SIGENP è da anni impegnata su questo fronte attraverso progetti di ricerca e di formazione per i giovani medici”, ha concluso il presidente della SIGENP Claudio Romano.