Pediatri e Associazioni dei pazienti scrivono una lettera al Ministro della Salute sui rischi per la salute dei ragazzi, formulando alcune proposte

Assicurare maggiori controlli nella vendita di dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, regolamentare le aromatizzazioni che incentivano il loro utilizzo tra i giovani e mettere in campo campagne di sensibilizzazione sul tema. Queste alcune proposte di pediatri e Associazioni dei pazienti, che scrivono una lettera al Ministro della Salute Orazio Schillaci sulle sigarette elettroniche rischiose per la salute dei ragazzi, per le quali serve regolamentazione.

Nella lettera, firmata dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), dalla Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), da Federasma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti OdV e dall’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme – APS, viene sottolineato che “il fenomeno solleva una serie di criticità” e chiesta “una risposta da parte delle autorità sanitarie”.

I firmatari riportano in un comunicato stampa come sia sempre più precoce l’età di inizio di utilizzo di questi dispositivi: 20% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni usa la sigaretta elettronica e il 14% prodotti a tabacco riscaldato (Global Youth Tobacco Survey – GYTS 2022). Viene riportato inoltre come la metà di questi fumatori abituali dichiari di avere voglia di fumare come prima cosa al mattino o che, dopo aver fumato, senta un forte desiderio di fumare di nuovo. Infine, viene ricordato come vi sia scarsa consapevolezza dei rischi per la salute, marketing occulto e sempre più aggressivo sui social media rivolto agli adolescenti e mancato controllo sulle vendite ai minori.

I rischi per la salute

“Il mondo delle sigarette elettroniche include una vasta gamma di dispositivi che erogano nicotina, simulando l’esperienza del fumo tradizionale senza la combustione del tabacco. Questi sono disponibili principalmente in due forme: i sistemi ‘heat-not-burn‘ (a tabacco riscaldato non bruciato) e le sigarette elettroniche vere e proprie, di cui i modelli ‘pod-mod‘ hanno quasi del tutto sostituito i vecchi sistemi a ricarica ‘liquida’, indirizzando il mercato verso il consumo ‘usa e getta’. Questi dispositivi e il vapore da essi generato contengono, oltre alla nicotina, anche solventi, aromi e spesso sostanze nocive non dichiarate come dimostrato da studi scientifici sull’argomento”, riporta la lettera.

E, sul tema dei rischi per la salute, anche: ““La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, SCHEER) si è espressa sui rischi per la salute associati all’uso di dispositivi che dispensano nicotina. Oltre alla dipendenza da nicotina sono stati sottolineati anche gli effetti di tipo irritativo a carico del tratto respiratorio anche con sintomi asmatici acuti a causa dell’esposizione ai polioli, aldeidi e nicotina. Poco noti sono gli effetti a lungo termine sul sistema cardiovascolare e respiratorio per l’esposizione a nitrosamine, acetaldeide e formaldeide. È importante anche segnalare, benché rari, gli effetti acuti da intossicazione per l’ingestione accidentale dei liquidi contenuti nei dispositivi da parte dei bambini, a causa di un packaging spesso accattivante e colorato, nonché i danni da ustioni per esplosioni accidentali legati al malfunzionamento dei device o a un loro errato utilizzo”.

Infine, viene riportato come, secondo uno studio (O’Brien 2021) su dati europei e nord-americani e anche indicato dal Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks-SHEER, negli adolescenti le sigarette elettroniche predispongano all’uso della sigaretta tradizionale.

Le proposte

Viene quindi proposto di: assicurare “un rigoroso controllo della vendita dei dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, contribuendo così alla iniziativa della Commissione Europea di avere entro il 2028 la prima generazione ‘tobacco-free’”; regolamentare il confezionamento, per evitare che abbia come target indiretto i bambini; vietare la cessione a titolo gratuito ai minori non solo dei dispositivi, ma anche delle ricariche; programmare iniziative per garantire il divieto di marketing, anche occulto, diretto ai ragazzi sulle piattaforme digitali; equiparare la regolamentazione sulle aromatizzazioni che favoriscono l’uso tra i ragazzi a quella delle sigarette tradizionali (proibendo le vendite di prodotti contenenti mentolo o frutta associati a tabacco e nicotina); programmare una campagna di sensibilizzazione nazionale per personale sanitario, genitori, adolescenti e – con un accordo interministeriale – personale della scuola con modalità atte alla diffusione agli adolescenti e sui media.