La SINPIA porta l’attenzione sul rischio di disturbo da uso di videogiochi, sottolineando che servono regole condivise ma è controproducente demonizzare la rete

L’importanza di un utilizzo consapevole di internet da parte di bambini e adolescenti e di un ruolo attivo e responsabile dei genitori. La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), con l’occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete (Safer Internet Day, 6 febbraio) porta l’attenzione sul rischio di dipendenza da videogiochi, indicando che sono importanti regole condivise ma che è controproducente demonizzare la rete.

Riferendosi allo studio “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, realizzato dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, la SINPIA riporta come tra 11 e 17 anni il rischio di disturbo da uso di videogiochi coinvolga il 12% degli studenti (circa 480.000 studenti italiani), con una percentuale maggiore nel genere maschile: 18% degli studenti maschi delle secondarie di primo grado e 13,8% di quelli delle superiori, 10,8% delle studentesse femmine nelle scuole medie e 5,5% nelle scuole superiori. Guardando all’età, risulta un rischio maggiore nelle scuole medie (14,3% dei ragazzi a rischio) rispetto alle superiori (10,2%).

Luci e ombre dei videogiochi

Guardando in particolare ai videogiochi, interviene Elisa Fazzi, Presidente SINPIA, Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia: “E’ importante non demonizzarli poiché i videogiochi possono anche offrire opportunità uniche per l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, per favorire le abilità cognitive e sociali, offrendo occasioni di divertimento e la possibilità di creare scenari ricchi di fantasia. Allo stesso tempo è necessario essere consapevoli che un uso eccessivo o inappropriato dei videogiochi può avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere dei ragazzi, specialmente dei più piccoli. Per tale motivo, i genitori e gli adulti di riferimento hanno un ruolo cruciale nel garantire che i bambini e gli adolescenti mantengano un equilibrio sano tra gioco e altre attività importanti, come lo studio, l’interazione sociale e l’esercizio fisico”.

Ecco quindi il ruolo dei genitori e della famiglia sia nella scelta dei giochi, in base all’età, sia nel promuoverne un utilizzo a scopo educativo, oltre alla possibilità che diventi un momento condiviso genitori-figli, di apprendimento e dialogo.

Stefano Berloffa, Neuropsichiatria Infantile, IRCCS Stella Maris Calambrone Pisa, si sofferma sui campanelli di allarme cui prestare attenzione da parte del genitore: “Allo stato attuale l’Internet Gaming Disorder è oggetto di discussione da parte di clinici e ricercatori in quanto le evidenze scientifiche mostrano come la dipendenza da videogiochi si possa presentare in associazione a diversi disturbi psichiatrici. Numerosi studi hanno evidenziato come l’utilizzo eccessivo di videogiochi in adolescenti o pre adolescenti, possa avere un impatto negativo soprattutto determinando disimpegno cognitivo con peggiori risultati scolastici e, più in generale, nel funzionamento sociale”.

Imparare insieme

La SINPIA indica come, parlando di Internet e videogiochi, siano da considerare diversi aspetti, le diverse età, l’impatto dei diversi contesti in cui bambini, e la figura dell’adulto abbia un ruolo importante. “In questo scenario la costruzione di un accordo condiviso con i figli sul tempo che si può trascorrere con i videogiochi e sugli schermi o l’evitarne l’uso durante i pasti (anche da parte dei genitori stessi) è solo una parte, così come evitare l’uso nell’ora prima di dormire, perché l’esposizione alla luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi può influenzare negativamente il riposo notturno, sopprimendo la produzione di melatonina”, afferma Antonella Costantino, Past President SINPIA e Direttore UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e conclude: “Ancora più importante è imparare insieme, adulti e ragazzi, ad ‘addomesticare gli schermi’ (Marangi 2023) per usarli in modo positivo, che vuol dire essere più consapevoli di come funzionano e conoscere meglio gli usi possibili e i loro aspetti positivi, oltre che negativi”.