Sempre più bambini e adolescenti con sovrappeso o obesità: educazione a scuola e attenzione all’alimentazione e all’attività fisica

Una persona con obesità ogni otto persone nel mondo, numeri quadruplicati dal 1990 negli adolescenti, con, nel 2022, 37 milioni di bambini con meno di 5 anni e oltre 390 milioni tra i 5 e i 19 anni sovrappeso: fra questi ultimi, 160 milioni con obesità. Sono i numeri riportati l’1 marzo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Considerando l’Europa, l’UNICEF riporta 2,6 milioni di bambini con meno di 5 anni in sovrappeso e come nei Paesi a reddito alto e medio-alto, dove vive il 31% dei bimbi del mondo sotto i 5 anni, vi sia il 48% di quelli in sovrappeso.

“E’ un’emergenza sociale. L’obesità è un modello precursore di malattie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari etc, che il Servizio Sanitario Nazionale deve affrontare in epoche successive della vita. Occorre investire maggiormente sulla prevenzione, a cominciare dall’educazione sanitaria nelle scuole”, ha affermato Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di Pediatria (SIP). “La scuola rappresenta un luogo insostituibile, non solo per l’apprendimento di nozioni ma anche per un complessivo sviluppo psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo motivo è anche il luogo ideale per mettere in atto, sul campo, la vera prevenzione. Insegnare ai bambini, sin dalle prime epoche della vita, quali solo le sane scelte alimentari, gli stili di vita salutari, i comportamenti che mettono a rischio la salute significa formare cittadini preparati sui temi della sanità pubblica e creare le condizioni per migliorare la salute delle future generazioni”.

Spazio alla prevenzione

La SIP sottolinea il ruolo dell’alimentazione e dell’attività fisica, quali strategie da perseguire. “La dieta mediterranea può essere una valida alleata contro il rischio di obesità. È un modello alimentare ricco di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta, cereali integrali, legumi, semi), caratterizzato dall’impiego di olio di oliva come principale fonte di grassi aggiunti e da un consumo moderato di pesce, uova pollame e prodotti caseari abbinato ad un ridotto consumo di carne rossa”, ha detto ancora Annamaria Staiano. “Importante anche il tema della convivialità e della condivisione dei pasti in famiglia. Almeno una volta al giorno, il consiglio è mangiare tutti insieme, condividere il pasto con i propri figli. Non va dimenticato che molte buone abitudini in fatto di stili di vita si acquisiscono in ambiente domestico”. Nel campo alimentare, altri aspetti ricordati dalla SIP sono l’evitare bevande gassate zuccherate e merende troppo abbondanti, e consumare la prima colazione.

Sul versante del movimento, la SIP ha realizzato una piramide dell’attività fisica e motoria, con alla base le attività da svolgere ogni giorno, seguite nei livelli successivi da quelle da svolgere meno spesso: per esempio, andare a scuola a piedi tutti i giorni, attività fisica e giochi all’aria aperta minimo 4-5 giorni alla settimana (3 o 4 volte in modo organizzato, possibilmente con gioco di squadra). Infine, la SIP ricorda ai genitori che secondo le raccomandazioni dell’OMS, è opportuno incoraggiare un’attività fisica giornaliera di intensità moderata-vigorosa per almeno 60 minuti nell’età compresa tra 3 e 17 anni, per poter mantenere uno stato di salute ottimale.