Presentato il progetto di ricerca ‘LIFEMap’, che mira a identificare nei bambini i fattori di suscettibilità che potrebbero essere responsabili per malattie croniche

Un progetto di mappatura genomica per la medicina e la prevenzione personalizzata, con l’IRCCS Istituto Giannini Gaslini di Genova. Si chiama “LIFEMap: dalla patologia pediatrica alle malattie cardiovascolari e neoplastiche dell’adulto: mappatura genomica per la medicina e la prevenzione personalizzata” e si propone di analizzare il genoma di 5.000 persone per identificare varianti genetiche e profili associati al rischio di sviluppare diverse condizioni patologiche: obesità, diabete, disordini cardiocircolatori, malattie infiammatorie e tumori sia pediatrici sia dell’età adulta. Alla ricerca, insieme con l’IRCCS Gaslini, partecipano: IRCCS San Raffaele Roma, AORN Santobono-Pausilipon Napoli, ASL Teramo, Università dell’Aquila, Università di Padova, Università Kore di Enna, Università Telematica San Raffaele Roma, Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, CEFPAS.

Il progetto avrà una durata di quattro anni, con raccolta di dati clinici e genetici. “I cinque centri clinici del Consorzio LIFEMap stanno provvedendo al reclutamento di circa 5.000 soggetti, sia adulti che in età pediatrica, affetti da malattie oncologiche, metaboliche e reumatologiche, mentre gli altri centri hanno il compito di raccogliere, generare, gestire ed analizzare i dati clinici, genetici e di esposizione ambientale e stile di vita, applicando approcci sia di genetica statistica che di intelligenza artificiale”, illustra Isabella Ceccherini, coordinatrice del progetto, responsabile della UOSD Laboratorio di Genetica e Genomica delle Malattie Rare per l’Istituto Giannina Gaslini. “Questo ci permetterà di identificare nei bambini quei fattori di suscettibilità che potrebbero essere responsabili di malattie croniche durante la loro vita adulta e di attuare politiche di prevenzione e di cura personalizzate all’individuo”.

“Lo studio si concentra su gruppi di bambini e adolescenti a rischio elevato di sviluppare patologie cardiovascolari e neoplastiche nell’età adulta e ha l’obiettivo di definire profili genetici di rischio e di mettere a punto strategie mirate di screening e prevenzione”, si unisce Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’IRCCS Gaslini. “È infatti, ampiamente assodato che esiste un continuum tra malattie pediatriche e patologie a impatto elevato nell’adulto e che le basi per il benessere nell’età adulta vengono poste nelle prime fasi della vita. La comprensione precoce dell’impatto dei fattori di rischio ambientali e degli stili di vita può consentire di agire tempestivamente attraverso efficaci misure di prevenzione, prima che sia troppo tardi per arrestare la progressione del processo patologico”.

Verrà prestata attenzione in particolare all’obesità infantile che, viene riportato dal comunicato dell’IRCCS Gaslini, durante l’adolescenza è significativamente associata all’aumento del rischio di malattie cerebro vascolari e metaboliche e dati recenti segnalerebbero “una correlazione con l’accresciuta suscettibilità a sviluppare numerose forme di tumore in età adulta”. Viene segnalata una predisposizione all’insorgenza tardiva di cancro, malattie cardiovascolari, diabete e obesità anche nel caso di malattie infiammatorie croniche pediatriche (come artrite giovanile, lupus, dermatomiosite, vasculiti sistemiche) e riportato che, pur nella diversità delle patologie neoplastiche rispetto a quelle degli adulti, “i bambini e gli adolescenti guariti da tumore (leucemie, linfomi, neuroblastoma, sarcomi, tumori cerebrali) mantengono un rischio sostanziale di recidive tardive, anche a distanza di 10 anni dalla diagnosi iniziale”.

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