Una delegazione delle Associazioni pazienti con Epilessia insieme con la LICE sono state udite al Senato-Commissione Sanità e Lavoro sui Ddl Legge Epilessia
Epilessia non è sinonimo di disabilità e le persone con epilessia devono essere tutelate. Il 7 maggio la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) e le altre Associazioni di pazienti per l’Epilessia sono state udite al Senato-Commissione Sanità e Lavoro. La LICE riporta come siano in discussione davanti alla X° Commissione del Senato (Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale) quattro disegni di legge a tutela delle Persone con Epilessia e l’organizzazione “sostiene con forza la tutela delle Persone con Epilessia perché l’Epilessia non è sinonimo di disabilità”.
Se questa condizione, prosegue la LICE, quale ne sia la causa e nelle sue forme più gravi può causare disabilità (in bambini e adulti), “La maggior parte delle Persone con Epilessia non ha, invece, alcuna disabilità e attribuire indiscriminatamente questa connotazione a tutti coloro ai quali viene diagnosticata un’Epilessia, ha il solo effetto di aumentare lo stigma che, da anni, le Associazioni delle Persone con Epilessia e le Società Scientifiche combattono”.
Viene quindi sottolineato come le persone con epilessia debbano essere tutelate “da qualsiasi forma di discriminazione che ostacoli il loro diritto di vivere pienamente in ogni ambito: scolastico, lavorativo e sociale, senza dover nascondere la loro condizione patologica per timore di essere discriminate” e come sia sempre più necessario “approvare un Disegno di Legge che incentivi la ricerca scientifica, garantisca la creazione di Percorsi Diagnostici e Terapeutici adeguati e accessibili a tutti e la creazione di un Osservatorio con il compito di tutelare il diritto delle Persone con Epilessia a non essere discriminate in ragione della loro malattia. Solo così si potranno soddisfare, in modo appropriato, i loro bisogni per troppo tempo disattesi”.