Svelato per la prima volta il gene necessario per l’avvio della trasformazione tumorale da un gruppo internazionale di ricerca
Identificato per la prima volta il meccanismo che porta alla formazione del neuroblastoma pediatrico. Uno studio realizzato da un gruppo internazionale di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna e dell’Università di Sydney ha indicato un gene necessario per l’inizio della trasformazione tumorale già durante la fase embrionale e fetale di sviluppo dell’organismo. La ricerca è stata pubblicata sulle pagine della rivista Nature Communications.
“La nostra analisi ha individuato per la prima volta la funzione di un particolare gene, indispensabile non solo per la nascita del neuroblastoma, ma anche per lo sviluppo di questo tumore pediatrico. Si tratta di risultati importanti, che aprono la strada allo sviluppo di nuovi approcci al trattamento terapeutico della malattia”, illustra Giovanni Perini, professore al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, tra i coordinatori dello studio.
Viene riportato che questo tumore, nella metà circa dei casi, presenta un’amplificazione del gene MYCN, che controlla il ciclo cellulare e in parte il differenziamento delle cellule che diventeranno neuroni maturi durante lo sviluppo. Questa amplificazione comporta la presenza, invece di due copie del gene all’interno della cellula, di decine o centinaia, con una divisione smisurata della cellula neuronale e formazione rapida della massa tumorale.
Continua Giovanni Perini: “La precocità temporale con cui il tumore si manifesta nel bambino lascia pensare che il tumore inizi a formarsi quando il bambino è ancora in grembo. Fino ad oggi erano però poco chiare le condizioni genetico-molecolari che spingono il gene MYCN ad avviare il processo di formazione del tumore e soprattutto non sapevamo se fossero coinvolti anche altri geni”.
I ricercatori, partendo da un modello animale, hanno eseguito un lavoro di screening inattivando in modo sistematico più di duemila geni, per valutarne il possibile coinvolgimento nello sviluppo del tumore, fino a isolare un singolo gene, RUNX1T1, che se inattivato impedisce la nascita di questo tumore.
“Una mutazione inattivante nel gene RUNX1T1 è sufficiente ad impedire a MYCN di iniziare il processo tumorale”, racconta Giorgio Milazzo, ricercatore al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “A partire da questa scoperta, i nostri studi hanno permesso di dimostrare che già durante lo sviluppo embrionale il gene RUNX1T1 funziona come repressore della trascrizione genica e collabora attivamente con MYCN nell’impedire l’espressione di quei geni necessari per il differenziamento neuronale e nel promuovere al contrario la proliferazione incontrollata delle cellule”.
Il gene RUNX1T1, secondo questo studio, potrebbe diventare un nuovo bersaglio terapeutico nel trattamento del neuroblastoma pediatrico, con farmaci che ne disattivano l’azione.