Uno studio del Cnr-Ibbc in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli ha indagato il ruolo del glutine

Secondo uno studio condotto dall’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Ibbc), svolto in collaborazione con pediatri del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università Federico II di Napoli, il glutine, ritenuto uno dei fattori coinvolti nel diabete autoimmune, non è la causa scatenante il diabete.

Il lavoro, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Diabetes, ha indagato la relazione tra diabete tipo 1 e celiachia, condizioni che spesso si presentano associate, soprattutto se sviluppate in giovane età. I ricercatori sono partiti da quanto suggerito da studi, su come una precoce esposizione al glutine nell’infanzia possa essere considerata causa scatenante del diabete autoimmune, e hanno cercato di chiarire come un’eventuale infiammazione sostenuta dal glutine a livello intestinale possa avere un ruolo nel processo autodistruttivo delle cellule beta pancreatiche.

La sperimentazione ha coinvolto persone in età pediatrica con diabete, celiachia o entrambe le patologie, valutando se vi fossero segni di risposta infiammatoria al glutine nell’intestino: è stata quindi analizzata la presenza sia di anticorpi anti-transglutaminasi nel siero sia di linfociti T reattivi al glutine nelle biopsie intestinali.

“Il nostro studio dimostra chiaramente che il glutine innesca una reazione infiammatoria a livello intestinale solo in un sottogruppo di bambini diabetici: sono gli stessi che hanno gli anticorpi anti-transglutaminasi e quindi affetti da comorbidità diabete e celiachia”, racconta la ricercatrice responsabile dello studio Carmen Gianfrani (Cnr-Ibbc). “Le cellule T specifiche per il glutine sono assenti nell’intestino di diabetici negativi per la celiachia: i nostri risultati dimostrano, cioè, che il glutine ha un ruolo patogenetico solo in un sottogruppo di diabetici che hanno sviluppato la celiachia, ma non sembra averlo nella maggioranza dei diabetici, nei quali le cause della patologia devono essere ricercate prevalentemente nella predisposizione genetica e in altri fattori ambientali. Il che porta a suggerire prudenza nel ‘demonizzare’ il glutine come uno dei fattori scatenanti il diabete autoimmune”.