Quali malattie sono realmente causate da un deficit di vitamina D?

1982

tropfflascheLa vitamina D è in realtà un pro-ormone sintetizzato nella cute per azione dei raggi ultravioletti che – dopo una serie di passaggi metabolici – viene trasformato nella forma attiva [1,25(OH)2D], il cui compito principale è regolare l’assorbimento di calcio a livello intestinale. Un’ulteriore fonte di approvvigionamento può essere la quota di vitamina D assunta per via intestinale con gli alimenti o con la supplementazione farmacologica. Negli ultimi anni, diversi studi epidemiologici hanno prospettato una possibile associazione tra livelli subnormali di vitamina D e diverse patologie (metaboliche, cardiovascolari, respiratorie, infettive, neoplastiche, gastrointestinali, ecc.), suggerendo l’opportunità di una diffusa somministrazione orale per migliorare lo stato di salute della popolazione. Un’accurata revisione pubblicata su Archives of Disease in Childhood conclude tuttavia che vi è una rilevante esperienza clinica sull’efficacia della vitamina D nel trattamento del rachitismo nel bambino e dell’osteomalacia nell’adulto, mentre non ci sono trial conclusivi su altri effetti benefici di un uso generalizzato. L’autore conclude inoltre che l’ipovitaminosi D non gioca un ruolo patogenetico in molte delle condizioni con cui è stata associata, anche se sono necessarie specifiche ricerche per chiarire questo aspetto. Nei paesi occidentali la profilassi dovrebbe pertanto essere effettuata su base individuale, tenendo conto dell’età, degli stili di vita e di eventuali altre condizioni di rischio di deficitario apporto endogeno o esogeno, piuttosto che basarsi su una supplementazione generalizzata.

Reid IA. Arch Dis Child 2016; 101: 185-9.