L’esser stati vittime di atti di bullismo è un importante fattore di rischio per la salute di minori in età scolare. Lo evidenzia un recente studio del Dipartimento di psicologia sociale e dello sviluppo dell’Università di Padova. Gli autori hanno effettuato una meta-analisi sulla popolazione di età scolare per quantificare l’associazione tra l’essere stati vittime di atti di bullismo e la presenza di disturbi psicosomatici. Lo studio si è basato su una ricerca bibliografica nei database accessibili online dei lavori relativi a ragazzi e adolescenti sul rapporto fra disturbi psicosomatici e gli episodi di bullismo. Da una prima analisi di 119 lavori, sono stati selezionati per lo studio 30 lavori che soddisfacevano i criteri di inclusione. I risultati di due distinte meta-analisi condotte su 6 studi longitudinali (OR = 2,39, 95% IC, 1.76-3.24) e su 24 studi trasversali (OR = 2.17, 95% CI , 1.91-2.46), rispettivamente hanno mostrato che i bambini e gli adolescenti vittime di bullismo hanno un rischio significativamente più alto per i problemi psicosomatici rispetto ai loro coetanei che non sono stati vittime di bullismo. Negli studi trasversali, l’entità di questo effetto diminuiva in modo significativo con l’aumentare della percentuale dei soggetti di sesso femminile nel campione arruolato nello studio. Nessun’altra variabile mostrava differenze statisticamente significative. Questo studio conferma quanto già precedentemente osservato relativamente alla presenza di disturbi psicosomatici nelle vittime di atti bullismo durante l’infanzia. Poiché gli atti di bullismo avvengono spesso all’interno della scuola, i risultati di questo studio indicano che il bullismo deve essere considerato un rilevante problema internazionale di salute pubblica.
Gini G, Pozzoli T. Pediatrics. 2013; 132(4): 720-729.