L’indagine 2019 della sorveglianza OKkio alla SALUTE ha integrato la sezione italiana dell’iniziativa internazionale Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI)

Venti bambini su cento in sovrappeso, quasi uno su dieci obeso (il 2,4% con obesità grave): questi i dati italiani del 2019 su un campione che ha considerato più di 50.000 bambini e che sono stati inseriti nell’iniziativa internazionale di sorveglianza dell’obesità.

La fotografia emerge dall’indagine relativa al 2019 nella quale è stato somministrato il questionario della sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE, arrivata alla sesta rilevazione. Hanno risposto oltre 50.000 bambini della III classe della scuola primaria, permettendo di avere un’idea della situazione in tutte le Regioni rispetto allo stile di vita, lo stato ponderale, il contesto familiare e scolastico di riferimento. Considerando come soglia i valori dell’International Obesity Task Force (IOTF), è stato rilevato appunto sovrappeso per il 20,4% dei bambini e obesità per il 9,4%, numeri che diventano ancora più alti sei si considerano i valori di riferimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre i maschi presentano numeri leggermente maggiori per l’obesità (9,9% versus 8,8) e viene segnalata una tendenza a valori più alti di eccesso di peso nelle regioni del Sud.

Questa indagine integra anche la sezione relativa all’Italia dell’iniziativa internazionale COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative), che è promossa dalla Regione europea dell’OMS. L’Italia ricopre un ruolo importante in questa iniziativa, sia per la parte metodologica sia per la raccolta dati, partecipando con la sorveglianza OKkio alla SALUTE dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La sorveglianza è promossa dal Ministero della Salute/CCM e coordinata dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (CNAPPS) dell’ISS, in collaborazione con tutte le Regioni e il Ministero dell’Istruzione. L’Italia è uno dei Paesi entrati per primi nell’iniziativa COSI, partecipando a cinque raccolte dati dal 2008 e con il numero più alto di bambini coinvolti (oltre 40.000 ogni raccolta).

Nonostante vi siano stati progressi, l’Italia si colloca ancora fra i Paesi europei con i valori più alti di sovrappeso nei bambini in età scolare. Alla mattina circa uno su due non consuma una colazione adeguata, uno su quattro assume frutta e verdura meno di una volta al giorno, per non parlare dei legumi, che arrivano sul piatto meno di una volta a settimana in oltre un terzo (38,4%). Inoltre, gli snack dolci e salati vengono consumato oltre tre volte a settimana da quasi la metà dei bimbi e uno su quattro beve quotidianamente bibite zuccherate. Non va meglio il versante attività fisica, con oltre il 70% dei bambini che non va a scuola a piedi o in bici e circa la metà che passa più di due ore ogni giorno davanti a uno schermo (televisione, tablet o cellulare).

“Questi dati ci forniscono preziose indicazioni sulle tendenze e mettono in luce le persistenti sfide che stiamo affrontando”, ha affermato Angela Spinelli, direttore del CNaPPS dell’ISS. “I dati del 2019 mostrano alcuni miglioramenti, con un’ulteriore riduzione dell’eccesso di peso nei bambini nel nostro Paese, ma indicano anche che c’è ancora molto da fare in termini di promozione di stili di vita sani tra i bambini e i giovani”.