Donati da Rilastil (brand dell’Istituto Ganassini) i due nuovi macchinari per evidenziare i fattori di rischio di malattie materne e fetali

Due monitor fetali di ultima generazione, donati alla Fondazione Buzzi da Rilastil (brand dell’Istituto Ganassini) sono stati inaugurati il 15 maggio presso l’Ospedale V. Buzzi di Milano. Si tratta di due nuove apparecchiature che permetteranno di monitorare contemporaneamente i parametri vitali del feto e della mamma.

Questi nuovi apparecchi potranno evidenziare fattori di rischio di patologie materne e fetali, indicando così la necessità di ulteriori controlli o suggerendo il ricovero presso il Reparto di Medicina Materno Fetale, diretto da Irene Cetin. Sarà così possibile il monitoraggio quotidiano della frequenza cardiaca fetale e valutazioni computerizzate, poiché le variazioni di questo parametro possono essere l’espressione di una riduzione nell’apporto di ossigeno attraverso la placenta e indicare la presenza di un’alterazione neurologica del feto, condizioni che possono portare per esempio alla decisione di anticipare il parto o effettuare ulteriori controlli o terapie, anche attraverso la mamma.

“Il monitoraggio della frequenza cardiaca fetale è il metodo più importante che abbiamo attualmente per verificare che il feto sia in buone condizioni e riceva un adeguato apporto di ossigeno; quindi, la possibilità di utilizzare questi nuovi monitor, grazie a questa donazione, è di grande rilevanza per ridurre la mortalità in utero e le complicazioni che agiscono sulle funzioni cerebrali”, ha spiegato Irene Cetin, Direttore/Responsabile Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia Ospedale V. Buzzi.

Con i nuovi monitor è previsto il monitoraggio ogni anno di un centinaio di pazienti con patologie gravi (quali per esempio quelle causate da ipertensione gestazionale, preeclampsia grave, diabete), che si associano a patologia placentare, con un apporto ridotto di nutrienti e ossigeno al feto e le relative conseguenze sul suo sviluppo. Inoltre, verrà anche monitorato il benessere fetale in casi di gravidanze in donne con patologie di gravità minore, per esempio coloro che hanno manifestato qualche problema nelle ultime settimane di gravidanza o altre per le quali si è deciso di indurre il parto.