Un progetto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per rispondere ai bisogni educativi e personali di minorenni non vedenti

Affrontare la povertà educativa di bambini e adolescenti con disabilità visiva, oltre 460 soggetti coinvolti in 5 regioni italiane. Si è appena concluso il progetto “BLOOM AGAIN – Tutti i sensi hanno colore”, realizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti UICI (finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini), il cui obiettivo era rispondere ai bisogni educativi e personali dei minorenni con questa disabilità.

Nell’ambito del progetto sono state realizzate diverse azioni, da percorsi scolastici ed extra scolastici integrativi, all’autonomia personale, alla crescita e alle opportunità in ambito sociale, come pure l’avvio di un centro specializzato nell’intervento precoce. “Il comune denominatore e l’origine di tutte queste azioni è la necessità di controbilanciare gli ostacoli che i minori non vedenti si trovano ad affrontare nel percorso di crescita. Ostacoli che hanno radici, spesso, nella mancanza di formazione specifica degli insegnanti, dalla provenienza geografica, dalla carenza di opportunità dei luoghi di residenza. Fattori che determinano insieme alla disabilità visiva svantaggi, limitando fortemente la crescita e creando una maggiore diseguaglianza tra i coetanei”, ha raccontato la coordinatrice del progetto Linda Legname, vicepresidente UICI.

Fra i ragazzi coinvolti dal progetto, 100 provenivano dalla Sicilia, 167 dal Lazio, 35 dalla Toscana, 97 dalla Campania e 64 dalla Lombardia; con loro, hanno partecipato circa 230 operatori e sono stati formati 110 docenti. Inoltre, nei campi estivi abilitativi e riabilitativi per minori e giovani con disabilità visiva sono stato effettuati interventi mirati, che hanno raggiunto oltre 150 minorenni in due anni.

Il progetto ha vinto la VI edizione del “Premio Nazionale Inclusione 3.0”, istituito dalla cattedra di Pedagogia e Didattica Speciale dell’Università degli Studi di Macerata per valorizzare le realtà del territorio nazionale e internazionale considerate come le più rappresentative a carattere inclusivo. “Progetti di questa importanza e impatto richiedono risorse, ed è per questo che facciamo appello alle istituzioni affinché assegnino fondi alla Fondazione e al personale scolastico, al fine di poter garantire anche ai bambini ciechi e ipovedenti le stesse opportunità di studiare e di imparare di cui godono tutti gli altri”, ha concluso Linda Legname.