Pubblicata la Guida metodologica per facilitatori e facilitatrici dei corsi per personale sanitario, educativo, sociale e del terzo settore

Il nome del progetto è “Le cure che nutrono (Nurturing Care). La promozione della genitorialità responsiva e dello sviluppo precoce dei bambini e delle bambine fin dal percorso nascita” e prevede un percorso formativo e una Guida metodologica, appena pubblicata.

La Guida si rivolge a tutte le figure professionali che entrano in contatto con genitori e famiglie durante i primi 1000 giorni di bambine e bambini, dunque personale pediatrico, ostetrico, infermieristico, dell’assistenza sanitaria, di altri ambiti della salute, del settore educativo e nidi di infanzia, del settore sociale, terzo settore e mediazione culturale.

Contiene le indicazioni per realizzare una formazione che abbia l’obiettivo di: comprendere i fattori e i meccanismi dello sviluppo nei primi 1000 giorni, individuare i fattori di rischio e di protezione, conoscere gli interventi e le modalità di interazione tra genitori e bambini e bambine di dimostrata efficacia, cogliere nei contatti dei servizi con i genitori nei primi 1000 giorni (prima e dopo la nascita) le opportunità per introdurre e supportare gli interventi efficaci; utilizzare modalità di comunicazione efficace (compreso un approccio transculturale), sia individuale sia di gruppo, con i genitori/caregiver e proporre circostanze la facilitino.

Il percorso formativo prevede due moduli teorico-pratici e un modulo opzionale di applicazione pratica di quando imparato. Il primo modulo è a cura del Centro per la Salute del Bambino (CSB), attraverso la FAD “Early Child Development” (ECD), una FAD in modalità asincrona più brevi momenti pratici, per costruire un terreno comune di linguaggio, pensiero e conoscenze su cosa influenzi lo sviluppo nei primi anni di vita.

Il secondo modulo è a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP), del CSB, della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO), dell’Ordine della Professione Ostetrica di Roma e Provincia (OPORP) e in collaborazione con il Comitato italiano per l’UNICEF e Save the Children Italia; in questo caso la formazione è in presenza con diverse figure professionali del settore sanitario, educativo e sociale sia di chi si occupa della formazione sia tra i/le partecipanti, con contenuti e metodi in base ai bisogni formativi e all’apprendimento nell’adulto.

Infine il terzo modulo consiste nell’applicazione pratica delle competenze acquisite con un/una tutor, anche a distanza, in contesti professionali reali, come ospedali, consultori familiari, ambulatori di pediatria di famiglia, case della salute o altri setting in comunità, o tramite simulazioni.