Uno studio ha approfondito le correlazioni tra la gestione dell’asma in età prescolare e le influenze perinatali e dei primi anni di vita

 

Di Massimo Canorro

 

Prevenire le cause di scarso controllo dell’asma in età prescolare è fondamentale per tutelare la salute respiratoria dei bambini. In particolare, un nuovo studio (“Perinatal and early life factors and asthma control among preschoolers: a population-based retrospective cohort study”) pubblicato su BMJ Open Respiratory Research ha individuato quelli che potrebbero essere i fattori neonatali/perinatali collegati a un cattivo controllo dell’asma (tra le principali patologie croniche dell’infanzia) in età prescolare.

Già una serie di studi precedenti pubblicati in letteratura avevano attestato che i bambini con uno scarso controllo dell’asma, entro due anni dalla diagnosi hanno una probabilità significativamente più elevata di presentare uno scarso controllo durante l’adolescenza nonché una minore probabilità di sperimentare la remissione.

Numeri alla mano, in un caso su due l’asma nei bambini non è sotto controllo. Parliamo di una patologia che colpisce il 12% dei bimbi e il 14% degli adolescenti, ma troppe spesso non è controllata (tra le principali ragioni della scarsa attenzione nei suoi confronti ci sono il timore degli effetti collaterali dei farmaci, le interruzioni del trattamento senza consultare il medico, il mancato riconoscimento dei sintomi, gli errori nella somministrazione della terapia); tutt’altro che di rado, i genitori ne sono inconsapevoli. Un caso a parte sono appunto i bambini molto piccoli (0-4 anni), nei quali l’asma risulta addirittura sotto-diagnosticata per via della ciclica frequenza di infezioni respiratorie in grado di creare confusione.

 

Controllo dell’asma

Valutare il legame tra il controllo dell’asma nei bambini in età prescolare e le influenze perinatali e dei primi anni di vita. Questo il focus che gli autori dello studio – nel dettaglio, si è fatto ricorso ai dati sanitari amministrativi di 7206 madri e bambini (nati nel 2010-2012) di Alberta, una provincia del Canada occidentale, con una diagnosi di asma prima dei 5 anni di età (ciascun bambino aveva avuto almeno un ricovero ospedaliero per asma o almeno due richieste di assistenza medica per asma a distanza di 15 giorni e 2 anni) – hanno approfondito, raccogliendo i dati di follow-up fino al 2019 (dall’indagine sono stati esclusi i bimbi con diagnosi definitiva di fibrosi cistica o con cartelle cliniche/documenti con dati incompleti).

Il livello di controllo dell’asma – presente in un numero più ridotto di bambine (35,6%) rispetto ai bambini (64,4%) – dei piccoli partecipanti allo studio (classificati come aventi: asma ben controllato; asma parzialmente controllato; asma scarsamente controllato; asma molto scarsamente controllato) è stato determinato usando il Pediatric Pharmacoepidemiology Asthma Control Index, che considera le informazioni relative all’adempimento delle prescrizioni di beta-agonisti a breve durata d’azione e corticosteroidi orali, delle visite in Medicina d’Urgenza e dei ricoveri per asma.

Ricorrendo agli indici PPACI di controllo dell’asma, i ricercatori hanno appreso che tra i bambini in età prescolare, a due anni dalla diagnosi, il 52% aveva un’asma controllata, il 37% un asma parzialmente controllata e il 12% un’asma non controllata. Complessivamente l’8,6% delle coppie bambino-madre riportava una storia di pazienti con asma, mentre il 17,2% una storia di malattia atopica.

 

Fattori di rischio

Per quanto riguarda le madri coinvolte nello studio pubblicato su BMJ Open Respiratory Research, oltre il 31% di loro ha riferito di aver usato antibiotici durante la gravidanza, mentre il 17% di aver fumato durante la gestazione; il diabete in gravidanza è stato riportato nel 6,5% delle madri e il 68,2% dei bimbi è nato per via vaginale (con le nascite distribuite in maniera uniforme tra le stagioni).

E ancora, mentre il rischio di asma parzialmente controllato rispetto all’asma controllato ha subìto un incremento con l’ospedalizzazione precoce per malattia respiratoria, il rischio di asma non controllato rispetto all’asma controllato è aumentato con l’ospedalizzazione per malattie respiratorie pregresse, diabete mellito gestazionale, utilizzo di antibiotici e parto cesareo.

Tali risultati suggeriscono che il ridotto (o addirittura assente) controllo dell’asma durante l’infanzia – dallo studio della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) “ControL’Asma”, il primo tutto italiano, condotto su 13 centri allergologici, è emerso che nel 55% dei bambini asmatici l’asma non è controllata oppure è solo parzialmente controllata – può essere, seppur in parte, correlato ad alterazioni dello sviluppo infantile provocate da eventi ed esposizioni perinatali e/o influenzate da interazioni ambientali durante i primi anni di vita del bambino.