Il Gruppo CRC ha presentato il documento, a distanza di due anni dal precedente, periodo segnato da scenari e difficoltà nuove con un impatto enorme sulle generazioni presenti e future

Un testo che ha visto il contributo di 156 operatori delle oltre 100 associazioni che formano il network: CRC (gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza). Il 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia è stato presentato alla Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti in un incontro presso il Dipartimento per le politiche per la famiglia riservato alle associazioni del Network ed ai componenti dell’Osservatorio Nazionale Infanzia, dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile ed il Tavolo di coordinamento delle città riservatarie 285.

Il rapporto fornisce una fotografia aggiornata di tutti i contesti in cui si declina e si determina il benessere delle persone di minore età ed esce a due anni di distanza dal precedente, periodo in cui si sono verificate situazioni con un impatto importante sulle generazioni presenti e future, quali la pandemia da COVID-19 e la guerra in Ucraina. La necessità di supporto e di investimenti non sono più rinviabili con Famiglie, Scuola, Servizi sempre più in difficoltà. E il Gruppo CRC monitora povertà minorile, denatalità e cambiamenti climatici con una preoccupazione sempre maggiore, considerando che i dati a disposizione indicano l’insufficienza delle misure finora adottate.

Nello stesso tempo il periodo ha mostrato opportunità. L’agenza politica ha posto maggiore attenzione a infanzia e adolescenza e nel dibattito pubblico si parla in modo più strutturata di accoglienza nelle emergenze, servizi educativi per la prima infanzia, scuola, salute mentale, disabilità e benessere dei più giovani. Nel 2022 è stata approvata la Strategia dell’Unione europea sui diritti dei minorenni 2021-2024 proposta nel 2021 insieme alla Garanzia Europea per l’Infanzia e sempre quest’anno è stata lanciata la nuova Strategia del Consiglio d’Europa sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2022-2027). In Italia ancora nel 2022 è terminato l’iter di adozione del 5° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (c.d. Piano Infanzia) e a fine marzo è stato inviato alla Commissione Europea il Piano d’Attuazione Nazionale della Garanzia Europea per l’Infanzia (PANGI). Ora ci vogliono le azioni previste in base alle priorità.

Il rapporto, sottolineando ancora una volta l’importanza della raccolta dati che rimane un aspetto critico in quasi tutti i contesti analizzati, affronta temi quali declino demografico, inquinamento atmosferico, povertà minorile, violenza e maltrattamento, minorenni fuori dalla famiglia di origine, adozioni internazionali, persone di minore età con disabilità (soprattutto nella fascia di età 0-5 anni), ascolto e partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, cittadinanza italiana per i minorenni di origine straniera, scuola, educazione all’affettività, salute, disagio adolescenziale psicologico, salute mentale, consultori familiari.

Il Gruppo CRC conclude sottolineando come ci siano “tutti i presupposti affinché questo momento storico, che ha messo a nudo le fragilità dei sistemi di promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, soprattutto per i bambini più vulnerabili, sia colto come un’occasione per ripensare le politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, mettendo a sistema e garantendo una governance efficace rispetto alle priorità identificate nei recenti Piani adottati e le risorse rese disponibili a livello europeo e nazionale”.