Ridurre la progressione miopica nei bambini più piccoli è ora una realtà, grazie a una lente a contatto morbida giornaliera. Lo documentano, nell’ambito di un progetto di ricerca avviato nel 2014, i risultati di uno studio clinico randomizzato e controllato su 144 bambini d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni, in 4 siti (UK, Portogallo, Singapore e Canada), con refrazione (misurata in equivalente sferico) compresa tra -0,75 D e -4,00 D e astigmatismo ≤ 0,75, dal quale è emersa un’elevata percentuale di riduzione della miopia (59%) e della lunghezza assiale del bulbo correlata (52%; Chamberlain P et al. Optom Vis Sci. 2019; 96:556-567).

A prescindere dalla facilità di applicazione e rimozione, dalla sicurezza e dall’assenza di manutenzione, una lente a contatto morbida giornaliera si propone come una scelta ottimale nella gestione della miopia per una serie di ragioni: la doppia riduzione, della progressione miopica (60% circa) e della crescita della lunghezza assiale del bubo (52%); la migliore visione periferica (a seguito dell’appoggio della lente sull’occhio); la visione in ogni direzione dello sguardo (ideale per le attività quotidiane come lo sport e il gioco dei più piccoli); la visione binoculare senza l’effetto visivo di rimpicciolimento tipico dell’occhiale; infine il vantaggio estetico, che contribuisce a migliorare la percezione di sé e l’autostima.