Lanciato il progetto PROTECT che vede la collaborazione di UNICEF e Commissione Europea

Un progetto per rafforzare gli interventi di protezione e inclusione a favore di oltre 20.000 bambine/i, adolescenti, giovani e donne rifugiati/e e migranti in Italia. L’UNICEF e la Direzione generale della Migrazione e degli affari interni (HOME) della Commissione Europea hanno lanciato il progetto PROTECT – Protecting Children on the move, della durata di due anni.

I numeri del 2022 indicano che sono arrivati in Italia via mare 1.300 minori stranieri non accompagnati, e nel 2023 sono già 800, cui si aggiungono i numeri dei rifugiati ucraini. E dopo una vita e viaggi in contesti di deprivazione, rischi, sofferenza, anche una volta arrivati bambine, bambini, adolescenti e donne sono tra i più esposti al rischio di discriminazione, sfruttamento e violenza, anche di genere.

L’UNICEF e la Commissione Europea, in collaborazione con le autorità nazionali e locali, si propongono di rafforzare la capacità del sistema di accoglienza italiano nel garantire protezione e inclusione a minorenni, giovani e donne. Vi saranno interventi di protezione in emergenza, con l’identificazione di casi a rischio, primo soccorso psicologico, rinvio a servizi specializzati con anche la risposta alla violenza di genere e il supporto psicosociale, ed è previsto un rinforzo delle competenze degli operatori. Inoltre saranno potenziate le soluzioni di accoglienza su base familiare e comunitaria e rinforzato il sistema di tutela volontaria. Minorenni stranieri non accompagnati e giovani avranno accesso a opportunità di sviluppo delle competenze e orientamento al lavoro e la piattaforma U-Report On The Move di UNICEF garantirà la condivisione di informazioni sui diritti e i servizi disponibili e l’accesso a un servizio di supporto legale e psico-sociale integrato. Infine, vi sarà un sistema di sondaggi per garantire partecipazione e l’ascolto di adolescenti e giovani migranti e rifugiati.

“Come stabilito dalla Convenzione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tutte le bambine e tutti i bambini hanno diritto alla protezione, all’ascolto, all’educazione e a una serie di diritti che spesso sono compromessi nei percorsi di migrazione. La partnership tra l’UNICEF e la Commissione Europea ci permetterà di rafforzare le capacità del sistema nazionale di risposta all’emergenza, per far sì che questi diritti siano rispettati”, ha detto Sarah Martelli, Coordinatrice a.i. della risposta UNICEF in Italia a favore di bambine/i e adolescenti rifugiati e migranti, cui si è unita la voce di Michael Shotter, Direttore per la Migrazione e l’Asilo, DG Migrazione e Affari interni (HOME), Commissione Europea. “Questo progetto lanciato è un modo concreto per sostenere chi ha bisogno, in particolare i bambini, gli adolescenti e le donne rifugiati e migranti. L’UE è impegnata a proteggere i più vulnerabili”.

Attraverso la collaborazione con le Organizzazioni partner Centro Penc, CNCA, Don Bosco, Intersos, Junior Achievement Italia e Save the Children l’obiettivo è raggiungere oltre 20.000 minorenni, giovani e donne con interventi di protezione e inclusione, oltre 10.000 attraverso informative, e saranno formati oltre 5.000 operatori su tutela, protezione e benessere psico-sociale.

Il progetto è finanziato dalla Commissione europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI).