In Italia la percentuale di bambini in sovrappeso è diminuita, ma quella dell’obesità è rimasta invariata

Ancora tanti bambini e bambine in sovrappeso e obesi/e, alcuni/e con obesità grave. I dati riportati dal Ministero della Salute sottolineano come, seppur nel 2019 si sia registrato un miglioramento relativamente ai casi di sovrappeso di una decina di anni fa, la situazione è rimasta stabile in tutte le Regioni rispetto all’obesità dal confronto con il 2016.

L’obesità comprende componenti comportamentali, sociali e metaboliche e il rischio è aumentato da condizioni ambientali di vita, quali abitudini alimentari scorrette o attività fisica ridotta. Considerando la fascia pediatrica, il Sistema di Sorveglianza OKkio alla salute riporta che nel 2019 il 20,4% dei bambini di 8-9 anni era sovrappeso, il 9,4% obeso e fra questi ultimi il 2,4% con obesità grave; considerando maschi e femmine, le percentuali di sovrappeso e obesità erano rispettivamente 20,0% e 9,9% per i primi e 20,9% e 8,8% per le seconde. Dal confronto con il passato, la percentuale di bambini in sovrappeso è scesa dal 23,4% nel 2008-9 al 20,4%, mentre il confronto con il 2016 per l’obesità mostra una quadro sostanzialmente invariato (9,3% nel 2016).

I dati invece su ragazzi e ragazze più grandicelli, di 11, 13 e 15 anni, del 2018 (rilevazione quadriennale dell’Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), mostrano una stabilità del sovrappeso rispetto alla rilevazione del 2014 (più evidente tra gli undicenni maschi dal 19% al 19,9% e nelle tredicenni femmine dall’11,9% al 12,8%) e una tendenza all’aumento per l’obesità, maggiore nella fascia di 13 anni, dal 3,3% al 3,8% nei ragazzi e dall’1,3% all’1,6% nelle ragazze.

Il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) 2020-2025 (adottato con intesa Stato – Regioni 6 agosto 2020) ha riportato gli effetti dell’obesità in generale sullo stato di salute e l’influenza su diverse condizioni patologiche (come diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica) e come l’obesità infantile in particolare rappresenti una delle sfide per le conseguenze sulla salute come il rischio di diabete di tipo 2, asma, problemi muscolo-scheletrici, futuri problemi cardiovascolari, problemi psicologici e sociali. Le Regioni con i Piani regionali si impegnano a perseguire gli obiettivi di promozione della salute e prevenzione di sovrappeso e obesità; inoltre, anche per una omogeneità nazionale, è stato istituito un Tavolo di lavoro per definire un documento di indirizzo per la prevenzione e il contrasto a sovrappeso e obesità, in particolare infantile, condiviso con le Regioni e Province Autonome.