SIN e SIP chiedono di valutare un’anticipazione della profilassi per i neonati fragili e a rischio di bronchiolite

Valutare un’anticipazione al mese di ottobre nell’avvio della profilassi per l’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) con il palivizumab per i neonati prematuri e con patologie congenite cardiache o polmonari. La richiesta proviene dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e la Società Italiana di Pediatria (SIP), al fine di contrastare una possibile nuova ondata.

Già lo scorso anno i dati epidemiologici in merito alla diffusione dei virus respiratori, compreso il VRS, mostravano in diversi Paesi, e anche in Italia, un anticipo dell’inizio della stagione epidemica e la tendenza sembra confermarsi anche per quest’anno. Le società scientifiche riportano come nel Regno Unito il tasso di positività a questo agente virale è aumentato del 3,9% nel mese di settembre, e la percentuale maggiore era nei bambini di età inferiore a 5 anni (8,2%).

Le conseguenze più gravi dell’infezione da VRS, che è la principale causa di bronchiolite e polmonite nei più piccoli, sono nei casi con meno di un anno: sotto questa fascia di età e durante la stagione epidemica (di solito da novembre a marzo), tutti sono a rischio di infezione grave e ricovero, in particolare tra i 2 e i 4 mesi e soprattutto in presenza di prematurità o comorbilità specifiche. Vi sono misure per ridurne la diffusione e la strategia preventiva primaria (come il lavaggio delle mani ed il distanziamento sociale, soprattutto se ci sono sintomi) resta fondamentale. I genitori con figli minori di un anno, se raffreddati, , dovrebbero tenere sempre la mascherina e igienizzare le mani prima di toccarlo.

Per aiutare i genitori a riconoscere questa infezione e la bronchiolite, a prevenirla e agire in modo tempestivo, è stato realizzato un video, patrocinato dalla SIN, insieme con la SIP e con la collaborazione scientifica di Eugenio Baraldi (Azienda Ospedale-Università di Padova, Respiratory Syncytial Virus Network – ResViNET)